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Ecografia andrologica
Cos’è l'ecografia andrologica
L’ecografia andrologica è un esame che, in maniera indolore e senza arrecare alcun fastidio al paziente, consente di esaminare in ambito andrologico lo scroto e i testicoli in esso contenuti per definire il relativo stato di salute (dimensioni testicolari, presenza di eventuale di cisti, noduli, calcoli, raccolte liquide, varicocele) e il pene per valutare l’efficienza della circolazione, la prostata e le vescicole seminali. Su questi organi, l’ecografia andrologica è in grado di rilevare eventuali alterazioni: lesioni infiammatorie, disgenetiche, neoplastiche.
L’ecografia andrologica può essere utilizzata per diverse finalità, tra cui:
- Valutazione dei testicoli: l’ecografia può rilevare anomalie nella dimensione, nella forma o nella struttura dei testicoli. Può essere utile per diagnosticare condizioni come il varicocele (dilatazione delle vene nello scroto), le cisti testicolari, le masse tumorali o altre alterazioni.
- Studio dell’epididimo: l’epididimo è un tubulo che si trova sulla parte posteriore dei testicoli ed è coinvolto nella produzione e nello stoccaggio dello sperma. L’ecografia può aiutare a identificare problemi come l’epididimite (infiammazione dell’epididimo) o le cisti epididimali.
- Valutazione della prostata: l’ecografia può fornire informazioni sulla dimensione, la forma e la struttura della prostata. Può essere utilizzata per identificare anomalie come l’iperplasia prostatica benigna (ingrossamento benigno della prostata) o le masse sospette che potrebbero indicare il cancro alla prostata.
- Studio dell’uretra: l’uretra è il condotto che trasporta l’urina e lo sperma all’esterno del corpo. L’ecografia può essere utilizzata per valutare l’uretra e individuare eventuali ostruzioni o anomalie strutturali.
Come si svolge l’ecografia andrologica
L’esame è eseguito da un medico che fa scorrere sulla zona del corpo da indagare, senza alcun dolore, una sonda lubrificata da un gel a base d’acqua per una durata di circa 10-15 minuti. Il paziente viene generalmente fatto sdraiare su un lettino, con la parte da esaminare scoperta.
La sonda ecografica emette onde sonore ad alta frequenza, del tutto innocue per la salute del paziente. Con l’ausilio di un elaboratore informatico, la sonda ecografica permette di captare l’intensità degli ultrasuoni riflessi, trasformandoli prima in segnali elettrici e poi in immagini che vengono riprodotte sull’apposito schermo.
Per eseguire un’ecografia prostatica per via sovrapubica è necessario che la vescica sia piena: è pertanto indispensabile bere un’ora prima dell’esecuzione del test un litro di acqua senza urinare.
L’ecografia prostatica transrettale è un esame diagnostico che si esegue con l’ausilio di una sonda ecografica lubrificata che viene inserita nell’ampolla rettale del paziente con l’obiettivo di verificare le dimensioni e la morfologia della prostata, nonché di valutare la presenza di eventuali lesioni o formazioni anomale, che potrebbero indicare patologie neoplastiche (tumori). L’esame richiede che l’ampolla rettale sia completamente vuota. Per questo 3-4 ore prima dell’esame può essere praticato un clistere. In alternativa, la sera prima o la mattina stessa, è possibile utilizzare una supposta di glicerina.
L’ecografia prostatica transrettale ha una durata di circa 10 minuti.
È auspicabile che la popolazione maschile di età compresa tra 50 ed 80 anni si sottoponga all’esame ecografico della prostata con cadenza annuale.
Staff medico:
Dott. Gino MONTALCINI
Ha una specializzazione in Urologia, Nefrologia e si è perfezionato in Andrologia.