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Ecografia pediatrica
Cos’è l'ecografia pediatrica
L’ecografia è la metodica diagnostica di primo livello più utilizzata. L’affidabilità e la sua assoluta innocuità ne garantiscono l’applicazione e l’efficacia su vasta scala. La totale assenza di dolore, particolarmente sentita dai piccoli pazienti, ne permette l’utilizzo ad ogni età. L’ecografia consente di effettuare screening di organi, strutture ossee più superficiali, distretti articolari e tessuti molli e muscolari.
L’ecografia utilizza onde sonore ad alta frequenza emesse da una sonda e trasmesse nei tessuti, che li riflettono per formare un’immagine dell’area esaminata. L’importanza dell’ecografia nel neonato, lattante e bambino, è un punto di partenza fondamentale per la prevenzione, diagnosi e follow-up di numerose patologie pediatriche.
Come si svolge l’ecografia pediatrica
L’esame, la cui durata è molto variabile (da pochi minuti a oltre 15 minuti) anche in base alla collaborazione del bambino, si esegue normalmente in una stanza semibuia per facilitare la visualizzazione delle immagini sullo schermo dell’ecografo.
È necessario utilizzare un gel per la trasmissione degli ultrasuoni che viene applicato sulla pelle o sulla sonda. L’esame è indolore, tuttavia il bambino potrebbe avvertire un certo fastidio per la pressione graduata della sonda sulla pelle o nello studio di zone particolarmente “sensibili” (vescica molto piena, area infiammata ecc.).
Le immagini sono valutate in tempo reale da un medico radiologo il quale, al termine dell’esame, preparerà un referto scritto.
Per lo studio di alcuni distretti anatomici (ecografia epatobiliare) il bambino deve essere a digiuno, senza cibo o bevande per 6 ore prima dell’esame. Per i bambini di età inferiore ai 6 mesi è tollerato un digiuno di tre ore. È consentita l’assunzione di acqua e di eventuali cure farmacologiche per via orale.
Per la valutazione ecografica della pelvi femminile (utero e ovaie) è necessario che la vescica sia piena e non è richiesto il digiuno. Nei bambini piccoli, che non hanno ancora il controllo della minzione, si dovrà procedere per tentativi, cercando di mantenerli ben idratati con il biberon.
Per lo studio ecografico degli altri distretti corporei solitamente non è richiesta nessuna preparazione preliminare.
Esistono limiti tecnici, legati ad esempio alla presenza di molta aria nell’intestino, pareti addominali spesse, strutture ossee/calcifiche, che talvolta possono impedire una completa esplorazione degli organi/regione d’esame. Anche l’agitazione incontrollata del bambino (continui movimenti, pianto inconsolabile) può limitare la qualità dell’esame. Per questo motivo è importante la collaborazione dei genitori: occorre che restino al suo fianco durante l’esame, lo tranquillizzino e lo distraggano.
Staff medico:
Dott. Ilaria CASORZO
Dirigente Medico di I livello presso l’Ospedale Infantile S.S. Antonio di Alessandria.