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Andrologia
Cos’è l'andrologia
L’andrologia si occupa della diagnosi e cura delle disfunzioni dell’apparato genitale maschile e dell’apparato urogenitale maschili. La visita andrologica è un passaggio fondamentale per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere andrologico, come:
- disfunzione erettile
- eiaculazione precoce o ritardata
- riduzione del desiderio sessuale
- infezioni genitali maschili
- varicocele
- fimosi e frenulo breve
- deformazioni del pene da induratio penis plastica
- pene curvo congenito
- ridotto sviluppo degli organi genitali
- aumento di volume delle mammelle nel maschio
- infertilità maschile
- tumori ai testicoli
- ipertrofia prostatica benigna
Il contatto con l’andrologo è importante in tutte le fasi della vita. In generale, è fortemente raccomandato un controllo annuale dopo i cinquant’anni d’età.
Sottovalutare le patologie che possono colpire la salute maschile, è un errore grave in quanto molte di queste (come per esempio l’ipogonadismo, che ha un importante impatto sulla fertilità e sullo sviluppo e funzione sessuale dell’adulto) sono risolvibili solo se diagnosticate e trattate in epoca puberale. Il tumore del testicolo, la cui prevenzione (attraverso la regolare autopalpazione) è il cardine della terapia, ha un’incidenza elevata proprio nel giovane.
Come si svolge la visita andrologica?
Lo specialista andrologo raccoglie il maggior numero di informazioni possibili sulla storia e sullo stile di vita del paziente (anamnesi), facendo domande circa alimentazione, eventuale vizio del fumo, consumo di alcol, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie a carico, altri casi in famiglia di patologie andrologiche, assunzione di farmaci, andamento della vita sessuale.
Lo specialista proseguirà la visita esaminando forma, dimensioni e aspetto di testicoli e pene, aiutandosi anche con la palpazione per ricercare patologie o malformazioni dell’apparato uro-genitale.
Se il paziente presenta disturbi urologici o ha più di 50 anni, l’esame generalmente comprende anche l’esplorazione rettale per valutare lo stato di salute della prostata.
Lo specialista potrà richiedere l’esecuzione di ulteriori accertamenti diagnostici.
A seguito della diagnosi, lo specialista consiglierà il trattamento, se necessario, e fornirà consigli pratici di prevenzione.
È bene che il paziente porti con sé gli eventuali esami effettuati su richiesta del proprio medico curante; tutti gli esami eventualmente già effettuati riguardanti il problema andrologico; eventuali esami del sangue recenti, anche se eseguiti per altri motivi; l’elenco degli eventuali farmaci assunti quotidianamente.
Staff medico:
Dott. Matteo PARADISO
Dirigente Medico di I Livello in servizio SOC Urologia all’Ospedale Cardinal Massaia di Asti.